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36 Dialogo Primo

nuo terminato sian finite, ò infinite, risponderò tutto l’opposto di quel, che rispose dianzi il S. Simp., cioè non esser nè finite nè infinite.

Simp. Ciò non harei saputo mai risponder’ io, non pensando che si trovasse termine alcuno mezzano tra ’l finito e l’infinito; si che la divisione, ò distinzione che pone una cosa ò esser finita, ò infinita, fusse manchevole, e difettosa.

Salv. A me par ch’ella sia, e parlando delle quantità discrete, parmi che tra le finite e l’infinite ci sia un terzo medio termine, che è il Rispondere ad ogni segnato numero: si che, domandato nel presente proposito, se le parti quante nel continuo siano finite, ò infinite, la più congrua risposta sia il dire non esser nè finite, nè infinite, mà tante che rispondono ad ogni segnato numero: per il che fare è necessario, che elle non siano comprese dentro à un limitato numero, perche non risponderebbono ad un maggiore; mà nè anco è necessario, che elle siano infinite, perche niuno assegnato numero è infinito. E così ad arbitrio del domandante una proposta linea gliela potremo assegnare in cento parti quante, e in mille, e in cento mila conforme à qual numero più gli piacerà; mà divisa in infinite questo non già. Concedo dunque à i Signori Filosofi, che il continuo contiene quante parti quante piace loro, e gli ammetto che le contenga in atto, ò in potenza à lor gusto, e bene placito: mà gli soggiungo poi, che nel modo che in una linea di dieci canne si contengono dieci linee d’una canna l’una, e quaranta d’un braccio l’una, e ottanta di mezzo braccio, così contiene ella punti infiniti; chiamategli poi in atto, ò in potenza, come più vi piace, ché io, S. Simp. in questo particolare mi rimetto al vostro arbitrio, e giudizio.

Simp. Io non posso non laudare il vostro discorso: mà hò gran paura, che questa parità dell’esser contenuti i punti, come le parti quante, non corra con intera puntualità; nè che à voi sarà così agevole il dividere la proposta linea in infiniti punti come à quei Filosofi in dieci canne, ò in quaranta braccia, anzi hò per impossibile del tutto il ridurr’ ad effetto tal divisione; si che questa


sarà