Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/109

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— Eh, chi lo sa! — rispose Bice, gaiamente, — a ogni modo, non sono cose che.... si devano confidare proprio al carceriere.

— Tu prendi la faccenda in burletta, ma invece io parlo molto sul serio.

— Ne sei persuaso? a me invece pare che, pigliandola troppo sul serio, la cosa volga in burletta.

— Con me non si scherza! — gridò l’ammiraglio, alquanto sovreccitato nel sistema nervoso, — intanto, cominciamo da questo: tu non uscirai, finchè non sia giunto il capitano Liberti.

Bice continuò a ridere e, facendo la voce grossa con graziosa comicità, rispose gravemente:

— Sta bene, signor ammiraglio; vado a rinchiudermi nella mia, cella, a pane e acqua!