Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/199

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dove un elegante bisbiglio era interrotto da frequenti risate, sopratutto nella bocca adorabile della contessa Cellesi, nel cui viso ovale e sereno splendevano le grazie.

Le due Cingoli, invece, parevano afflitte da invincibile musoneria e respingevano, asciutte asciutte, tutti gli assalti dei curiosi, trincerandosi in un contegno che pareva riserbo prudente, mentre non era invece che ignoranza perfetta.

A un tratto si manifestò un movimento generale, in quel brulichìo di teste, sotto la luce viva e livida delle lampade Siemens. Sul ponticello di ingresso, s’inoltrava lentamente con le mani incrociate sul dorso, l’ammiraglio Sterbini, fumando, con disinvoltura, un gigantesco sigaro d’avana. Egli non era quasi mai apparso ai concerti serali, perchè, tra l’altro, de-