Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/41

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uscita dal gabinetto, perchè la sincerità del carattere è un gran brutto difetto, nella vita politica.

A poco a poco, l’ammiraglio s’era ritirato quasi da tutto, rifugiandosi a Livorno in una casa bella e tranquilla, con un giardino folto d’oleandri e di magnolie che proiettavano un’ombra mite e profumata sopra un grazioso châlet, trasformato in un nido carino per la figlia Bice che l’ammiraglio, s’intende alla sua maniera, idolatrava con tenerezze quasi materne miste agli scoppî irrefrenabili del suo carattere impetuoso, che non ammetteva volontà superiori alla sua, in nessuna questione, grande o piccola che fosse.

L’ammiraglio, dirigendosi al segretario dell’albergo, disse:

— Fatemi annunciare al conte Tibaldi.