Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/62

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capitano sta per arrivare, e dovrete allora combattere due eserciti.

— Il vostro alleato sarà la vostra debolezza.

— Convien conoscere il nemico, non già disprezzarlo, voi commettete un primo errore strategico.

— Non importa: il mio piano è tutto di sorpresa.

— E il mio di non lasciarmi sorprendere.

Stretta calorosamente la mano al conte, l’ammiraglio si dispose alla partenza.

Giorgio lo accompagnò assai gentilmente per le scale, e giunti nell’atrio si scambiarono una suprema stretta di mano.

L’ammiraglio disse gaiamente:

— Caro nemico.... addio!

— Nemico carissimo.... a rivederci.