Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/204

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i sentiamo eseguirsi con tanta pomposa pretensione la musica sovranamente drammatica di Bellini) abbia proprio a toccare a una fanciulla concertista di violino, della sola età di quattordici anni, il farcene gustare il vero carattere nel più fino modo cui giupossa l’arte, gli è quanto a mio giudizio formar l’elogio maggiore e più pregiato cui può pretendere la Milanollo maggiore. E lutto sia detto di lei solamente per riguardo al diritto clic la sua somma perizia sul violino le confcferiscc di gareggiare coi signori cosi delti virtuosi drammatici nella vera arte del canto; poiché se avessi ad enumerare le doli che la fanno di gran tratto supcriore agli altri migliori violinisti, e la pongono già a quest’ora a lato ai tre o quattro sommi che si conoscono nel mondo musicale, dovrei stendere una lista ben lunga. Mi limiterò quindi ad accennare in lei alcune qualità che molto di rado si hanno a lodare anche nc’migliori concertisti,e voglio dire: una rara sobrietà nell’uso dei mezzi di sorpresa, di quei mezzi che la malizia e la ciarlataneria adoperano ad abbarbagliare il pubblico, ma non appagano i veri buon gustai; una tale quiete e nobiltà di contegno e semplicità di atti ncH’cscguire le più astruse difficoltà da far credere ai non intelligenti che quei passi arduissimi siano di agevole meccanismo; una squisita maestria nel maneggio, o come dice Mayseder, nell’economia dell’arco, che sale e discende sulle corde con si giusta misura di movimento clic l’intera lunghezza delle arcate fornisca al maggior numero possibile di battute senza correre il rischio dei cattivi effetti clic suol spesso produrre il distacco dal movimento ascendente all’altro opposto discendente; una finezza unica nel rotondare i periodi, e nel precisare la finizione o cadenza delle frasi, arte data a pochi, e clic tra i cantanti ii Rubini possiede eminentemente, e gli vale in gran parte qucirimmcnso diletto clic suol produrre il suo canto, e giova a rendere si chiaro, si puro, sì netto lo stile della Teresa Milanollo. Io conchiuderò questo breve cenno coll’osservare che se in esso ebbi specialmente di mira la maggiore delle due sorelle Milanollo, ciò non vuol dire che non istimi assaissimo anche il talento precoce della più piccola. Sla laddove la prima manifesta già una stupenda potenza di sentimento artistico, quest’altra, per la tenera sua età, non potè finora far palese clic una mirabile disposizione a trionfare delle più temute difficoltà tecniche. A provare il forte ingegno e la perizia consumata della Teresa, anche senza udirla, basterebbe udire la Maria, eppoi sapere ch’ella ò allieva della più provetta sua sorella. La Teresa sarebbe ad ammirare anche se avesse tre volte tanto gli anni che ora ha; la Maria è incantevole in parte anche pel suo visino d’angioletto, per la sua grazia infantile, e per le piccole sue dila (1). Ha ti) Questa sera le udiremo in un’ultima Accademia alla Scala: siamo certi di un’ovazione meritata. NOTIZIE MUSICALI DIVERSE — Siamo ben lieti di poter far parte (T una notizia ai dilettanti ed amatori della musica, dei c/uali ha sì gran copia la nostra Milano. Il nostro egregio professore di Clarinetto sig. Ernesto Cavallini darà dir I. R. Teatro alla Scala nel giorno 3 del prossimo dicembre un’Accademia, nella quale suonerà tre pezzi nuovi per Clarinetto solo con accompagnamento di Orchestra da lui composti. Si eseguiranno inoltre tre nuove Sinfonie, fra le quali la gran Su fonia (4) del maestro Merendante | sopra motivi dello STABAT MATCH di f ltOSSLM. (1) proprietà de.l’Editore Giovanni Ricordi. — Monaco. Nella grande Accademia graziosamente |j proposta e data da Liszt a benefizio de’ Bavaresi in! Grecia alla quale accorsero più di 3000 spettatori, si produsse anche Alfredo Piatti distintissimo concertista j di violoncello, di cui l’I. R. Conservatorio di Milano! deve andar fastoso. Dopo che il Titano del pianoforte l ebbe suscitato indescrivibile entusiasmo col magnifico ’[ suo Capriccio sulla Sonnambula, si presentò il mode-! sto Pialli a suonare una espressiva e brillante fantasia ] sopra i temi dell’aria finale della Lucia di bella sua: composizione. Da nessun applauso alla prima venne: accolto, chè qui ci non era conosciuto. A poco a poco ‘i il pubblico prese interesse per gli spontanei e sicuri! suoi modi, poi lo si applaudì, quindi ogni suo canto espresso con un sentire veramente italiano, e tutti i suoi azzardosi e complicati passi di bravura, ove e straordinario, vennero interrotti o susseguiti da generali ac-, clamazioni, e dopo il pezzo lo si volle rivedere per ben tre volle; ed entrato nelle scene, Liszt gli corse incontro e lo baciò dimostrandogli colla maggior cordialità la piena sua soddisfazione, ed in seguito per tutto il tempo che si trattenne a Monaco gli prodigò le più lusinghiere ed amichevoli cortesie e lo impegnò a recarsi a Parigi dicendogli: Andateci pure senza paura, voi sarete contento di Parigi, perchè i Parigini saranno contenti di voi; di più vi prometto di prender parte al primo vostro concerto. Tali dimostrazioni oltre modo onorano tanto chi le ricevette quanto il sommo che si compiacque compartirle. Gloria ad entrambi. Anche il famoso Mcntert, forse il più abile violoncellista della Germania, accordò al Piatti speciali suffragi (1). (Da lettera). — 11 Novembre. La nuova Opera Zaida, poesia e musica del barone di Poissel, intendente della musica di Corte, fu data qui per la prima volta l’altro ieri cou grande applauso, li compositore, da lauto tempo noto vantaggiosamente per altri lavori musicali, fu in fine dell’opera chiamato sulla scena. (Gaz:. Univ. d’Aug.) — Il cavaliere Bcniezhy, ungherese, arrivò qui nel suo ritorno da Parigi a Vienna, e si propone di presentare due da lui inventati instrumenti musicali. Una Arpa-chitarra, chitarra migliorala e di maggior estensione, e l’Eolipolica, specie di violoncello a sci corde, trattabile come stromenlo a corda e colile arpa. Sonato coll’arco supera di molto riguardo alla pienezza del tono il solilo violoncello, e nell’arpeggio uguaglia affatto l’arpa. Siamo curiosi di sentire questi istrumenli in un locale maggiore. (Ivi) — Vienna. Per la gran festa musicale data il 5 novembre nell’I. R. Cavallerizza d’Inverno si esegui la Creazione di Haydn, in presenza dell’intera augusta Corte, e di un numerosissimo pubblico, da più di 1000 individui, fra inslrumenlisli e vocalisti. L’esecuzione, in ogni riguardo eccellente, fu coronata del maggior successo. L’intera Corte, rimasta sino alla fine, venne accolta al suo apparire con un triplice evviva. (Gazz. teatr. di t’ienna.) — Il gioì no 9 novembre si esegui per la seconda volta questo Oratorio parimente in presenza di un numerosissimo uditorio, e col maggior successo. — Il rinomato concertista di violino Brusi, abbandonando Parigi, intraprese un viaggio pel Nord. Per ora si reca a Hannover, ove passerà qualche tempo nella sua qualità di regio maestro di concerto. Di là suderà per la via di Berlino c Kònigsberga a Pietroburgo. — Nell’ultima sua annua generale Seduta l’Unione, Olandese per promuovere l’arte musicale ba conferito il primo premio di un inno cou coro doppio al sig. I. I. H. Vcrhulst doli’Aja. Nominò membri nuovi il detto sig. Verhulst ed i signori Schumanu e Hillcr a — Il Re di Prussia conferì la gran medaglia d’onore per le arti e scienze al suo direttore di musica. Ottone Nicolai, attualmente maestro di Cappella al teatro di Corte dell’Opera a Vienna. (Gazz. Jtfus. Univ.) — 11 rinomato virtuoso d’arpa Parish-Alvars, di ritorno dal suo viaggio artistico, è arrivalo a Vienna. — L’illustre cantante Ungber-Sabatier regalò la somma di mille zecchini agli incendiati di Stuhlweisseuburg, sua città natia. (Cosi la Gazzetta JUusicale di t’ienna dell’11 corr.), per cui la Ungher, come lo dice il suo nome, sarebbe dell’Ungheria, e non già di Vieuna come si credette finora. — PiETnoBUKGO 27 ottobre. — Jeri ebbe qui luogo la prima recita dell’Opera Italiana col Pirata di Bellini, che piacque assai. Rubini - Gualtiero, Tamburini - Ernesto, signora Pasini - Imogenc, ne sono i rappresen(1) Il Piatti ora tornò in patria e lon ha alcun impegno. fanti principali. La prima donna vale poco. Si aspetta fra non molto la Schiitz e la Schoherlcchncr, le quali però difficilmente canteranno nell’opera. (Ivi) — La signora Paolina Viardot c partita per Pietroburgo, ove è scritturala al Teatro Italiano pella stagione invernale. — La Parte del Diavolo, d’Aubcr, venne applaudita a Lipsia ed a Francoforte. — Il giovane Filtsch, questo brillante allievo del celebre Chopin, trovasi ora a Vienna, ove si farà udire il venturo mese in alcuni concerti. — Si diede or ora ad una nuova contrada di Vienna il nome di contrada Beethoven. — La società delle arti a Vienna, darà quest’anno, pel suo gran festival le Stagioni d’Haydn. — Si annuncia assai anticipatamente un festival a Oxford pei diciassette, diciotto e diciannove giugno 1 SII. Il vice cancelliere deH’universilà ha promesso il suo patrocinio a questa solennità musicale. — Il festival d’Edimburgo fece soggiacere i suoi appaltatori ad una perdita considerevole: gl’introiti rimasero, dicesi, mille lire sterline al dissotto delle spese. ««TIZIE RECENTISSIME li Don SéOnslie*«, nuova Ojeera francese «li Ilovi/.iiii «lala al tuffimi’ Oyrmr, la sera del 13 corrente. (Da carteggio privato) «Il Don Sébastien, venne dato jeri il 13 corrente con grandissima riuscita. In ciascun atto si notarono bellezze di primo ordine, ma il migliore è il quarl’alto, che nel tutto insieme mi sembra un vero capo lavoro. L’intera platea irruppe con entusiasmo per domandare la replica della scena principale, la quale fu ripetuta con generale e vivissima acclamazione. La Romanza di Duprez nel second’alto produsse grandissimo effetto^ a me pare superiore a quella della Favorita che pure è ormai diventata popolare. La profezia di Barroilhet nel prilli’atto, la Romanza nel terzo e la Barcarola nel quinto sono pezzi pieni di attrattive e di venustà. Tutti i duetti, e sono molti, mi pajono pregevoli per sceltezza e novità di inolivi. La musica delle danze sbaquella ricca di splendide melodie: glio, o l’instrumentazione pa dei più grandi maestri della Scuola tedesca. Insornma io non credo peccare d’esagerazione col predire che il Don Sébastien deve trionfare su tutte le scene che gareggieranno nel procurarsene lo spartito. «Fin qui il nostro corrispondente, alle cui calde manifestazioni di un entusiasmo non ancora sedato, desideriamo vivamente faccia eco il più riposato giudizio del giornalismo. ERRATA-CORRIGE Nell’articolo del maestro Manna intorno al Dies-irae del cavaliere Giorgclli, inserito nel N. 45 sono occorsi alcuni errori di stampa che ci affrettiamo di avvertire per la migliore intelligenza dello scritto. Colonna Linea Errala Corrige 2.a 4.a antichi archivi 4.a 2.H moto vuoto n 70.a però perciò 5.a 50.a a più e poi 6-a 2.a a quello o quello e 6.a pessando passando Dall’I. R. Stabilimento «azionale Privilegialo di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVANNI RICORDI Contrada degli Omtnoni N. 4720.