Pagina:Gemma Giovannini - Le donne di casa Savoia.djvu/297

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adelaide di savoia 245

voia, di concludere un matrimonio colla casa Elettorale di Baviera, e pendeva incerta la scelta tra Adelaide e sua sorella Margherita, maggiore a lei di pochi anni. Anzi, in famiglia tutti preferivano di maritare al principe bavarese Margherita, perchè più bruttina, un poco curva di spalle, e di tinta olivastra, e riserbare Adelaide a più brillante destino. La madre sperava per lei il trono di Francia, ed aveva avuta, per qualche tempo, fin l’idea di mandarla ad educare colà per facilitare la bramata unione; ma l’avevan distolta da ciò le condizioni politiche; pure teneva ferma l’idea di maritare intanto Margherita. Se non che in Baviera, saputa l’indole, le aspirazioni, e le attrattive delle due sorelle, fu preferita Adelaide. E quella Corte disse, senza perifrasi, che l’alleanza si sarebbe stretta soltanto al patto che la sposa fosse la minore delle due principesse, perchè su questa avevano il pensiero l’Elettore e il principe Ferdinando che doveva prendersela, essendo essi informati che Adelaide era più bella e più alta della sorella, che prometteva ancora di crescere, e che era di sei giorni minore al principe, anch’egli già molto alto e promettente; e così la sorte di lei fu decisa.

Stabiliti i preliminari di queste nozze, a metà del novembre 1649 giunse a Torino il conte Massimo Lurtz, ambasciatore della Corte bavarese, e il 30, nelle carrozze ducali, fu condotto al palazzo ducale per la prima udienza solenne.

Fu ricevuto nella gran sala d’onore dalla Duchessa madre, con gli onori e le pompe dovutegli, e dopo aver