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Pagina:Gemma Giovannini - Le donne di casa Savoia.djvu/433

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maria teresa d'asburgo 365

luogo il 23 settembre 1815; e qui, a benefizio delle signore lettrici, e come segno dei tempi, riporto, tolta da un giornale genovese dell’epoca, la descrizione dell’abbigliamento della Regina e delle principesse, in quell’occasione.

«Era uno spettacolo incantevole veder la sovrana col suo vestito di casimiro nankino, guarnito di velluto turchino, con un cappellino nero tutto piume, e tutta risplendente di quella celeste bellezza formata dalla gioia di un popolo. Accanto a lei la duchessa di Modena vestita di stoffa bigia, di Firenze, con un cappellino di fiori. Le altre giovanette principesse si aggruppavano intorno al Re, vestite di merinos chiaro guarnito di nero, con cappelli bianchi.»

La gioia era al colmo, perchè pochissimi vedevano il gioco dell’Austria, che per mezzo di matrimoni, cambi, cessioni, occupazioni, voleva fare del Piemonte e del suo Re, un Re travicello, di quel Piemonte che aveva sempre esercitato un’autorità in Italia, e che difendeva egli solo il passaggio delle Alpi!

Vittorio Emanuele a tempo e luogo se ne risentì, ma nessuna delle potenze firmatarie del trattato di pace gli diè ascolto, pur troppo! Ed egli, allorché l’ultimo giorno del 1815 l’Imperatore d’Austria andò a Milano, e avrebbe voluto conoscerlo, non si mosse, non volendo essere sospettato austriaco. La Regina, quantunque con l’Imperatore ci fosse la moglie, che era sua sorella, e la madre di entrambe, che essa non aveva più rivedute da venti anni, dovè sottostare e sotto-