Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/101

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d’una signorina per bene 91

Ma poi, che è che non è, lungo la spiaggia, a pena al di là dello scoglio che chiudeva a destra l’insenatura ove stava la sua piccola casa, a un tale saltò il ticchio di aprire uno stabilimento di bagni, che fu rizzato lì per lì, tutto in legno con salotto di lettura, salotto di ballo, terrazze, una meraviglia. E via rèclames sopra, rèclames per tutta Italia, nelle grandi città, nei piccoli centri! La novità del sito attrasse i curiosi e gli annoiati del solito posto. Lo stabilimento nuovo divenne di moda, il paese, le villette circostanti furono prese d’assalto; l’angolo tranquillo si mutò in un luogo di convegno dove si vedeva raccolto il fiore dell’eleganza.

Da Milano erano venute alcune famiglie; fra queste una amica di casa Ferretti; la vedova signora Marri con tre figliuole tutte giovani fatte. Queste invasero tosto il nido tranquillo di Lucia e le impedirono di vivere a suo modo. Erano lì, spinte dall’ozio della spiaggia, tre, quattro volte il giorno. Erano lì durante le ore dei bagni, avendo trovato modo di dare la scalata a lo scoglio; e venivano a prendere l’amica che andasse con loro, nuotasse con loro, aiutasse a far bella la spiaggia dello stabilimento.