Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/107

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d’una signorina per bene 97

le lenti, per vedere Lucia, che nuotava tra i flutti gorgoglianti, mentre su ’l capo scoperto, il sole le ingemmava, delle sue iridi variopinte, la chioma bruna sparsa di goccioline, e i cavalloni parevano accarezzarla.

«Signorina Lucia! — gridò il giovine facendo delle mani ale a la bocca.

«Lucia! vieni! — gridò a sua volta la signora Marri.

La fanciulla si avanzò agilissima finchè toccò terra. E come si rizzò e vide il giovine, si rabbruscò in volto, salutandolo freddamente mentre si snodava i capelli che le si sciolsero intorno scintillanti e lunghissimi. Adele la avvolse subito nell’accappatoio e la seguì in cabina, dalla quale uscì prestissimo, stretta nella vesticciuola azzurra, il cappello in mano, tutta fresca e rosea; un vero amore.

Ma era un amore rabbuiato. Porse la destra al giovine, che si chinò a baciarla con evidente emozione; disse sotto voce alcune parole che parvero un rimprovero a giudicare dall’espressione del volto del giovine, e con la cameriera, lasciò la spiaggia.

Il signor Svarzi chiamò i marinari, salutò la signora Marri e le signorine e saltò nel cutter che si staccò e prese il largo.