Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/110

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d’una signorina per bene 99

intenzioni d’interesse?... Si sentì scottare la faccia a questa idea, che la offendeva nella sua delicatezza. No, non poteva; no, non voleva; sopra tutto, non voleva. E poi sua zia per certo esagerava. Possibile che suo padre fosse acciecato a quel punto?... Lui che aveva fatto la sua fortuna a forza di onesta accortezza, di economia, di ordine?... Possibile che la passione, per quanta forte, gli facesse dimenticare i suoi doveri verso di lei, l’unica figliola, e verso la società della quale s’era meritato la stima?... che gli offuscasse nell’anima il sentimento della dignità, lo isolasse per così dire, da tutto e tutti assorbendolo completamente?... No; ciò non poteva essere; per quanto bella, per quanto affascinante, una donna non può staccare un gentiluomo da suoi più legittimi, più santi doveri!... La zia doveva per certo esagerare, povera donna!

Chiuse il foglio, poggiò i gomiti su lo sporto della terrazza, riposò sentimento e pensiero nella maestosa solennità dello spettacolo che le si stendeva dinanzi; il mare, giù giù baciato dal cielo, in un caldo, rosso fremito d’esultanza; nulla di terreno fra lei e la grandiosità; nessun ostacolo