Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/111

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d’una signorina per bene 101

fra la sua anima e l’idea di Dio. Godette un momento di felice astrazione; visse alcuni minuti della sublime vita dello spirito.

Ma fu un attimo; fu la rapida gioia concessa di rado alle creature davvero buone e nobili.

Fra lei e la solitudine sublime, si frappose, come freccia scagliata da dispettoso disturbatore, un’elegante leggiera imbarcazione; un cutter dalla bandiera bianca e turchina, i marinai in costume bianco con fusciacca turchina, il cutter del signor Aldo Svarzi.

Il rossore corse a la fronte di Lucia che si ritrasse bruscamente.

Quel signor Svarzi ormai si faceva ardito troppo. Non c’era giorno che non passasse nel suo cutter; e passava lambendo quasi la riva; e dinanzi a la casetta, spesso si fermava lasciando l’imbarcazione dondolarsi su l’onda.

Non mancava mai di comparire allo stabilimento nell’ora che ella vi andava strascinata dalle insistenze delle sorelle Marri; e lì mostrava pubblicamente, con affettazione quasi, di non occuparsi che di lei. Ed era un incrociarsi di occhiate bieche fra lui e l’ufficiale d’artiglieria, una scena