Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/31

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d’una signorina per bene 21

sfoggio, della pompa, che la povera mamma, figlia d’un avvocato con pochi mezzi, gli aveva parecchie volte rimproverato; lei, che amava la vita semplice, intima; che riponeva ogni felicità nell’affetto, nella famiglia.

Oh come Lucia la ricordava la sua povera mamma, che le era morta quando ella non era ancora entrata ne’ dieci anni... Una signora piuttosto piccola, bruna, dal soave sorriso; Adele, diceva di lei che era una santa; e Bortolo il vecchio servitore, che l’aveva vista nascere e l’aveva seguita sposa nella nuova casa, non ne poteva parlare senza che le lagrime gli inumidissero gli occhi.

La sua povera mamma era contraria a l’idea di quel villino civettuolo e costoso; ella abborriva da tutto ciò che potesse attirare l’attenzione; era una aristocratica del sentimento.

E in quel villino ove era venuta a malincuore, era poi morta dopo soli due anni, povera cara!.. E ora giaceva seppellita nel cimitero del villaggio ove era nata e cresciuta, lungo la spiaggia Ligure. Era morta in piena coscienza di sè, rassegnata, tranquilla, dopo che Lena, la figliuola d’una sua amica d’infanzia, era accorsa al suo appello promettendole che avrebbe fatto da madre a la sua piccola Lucia.