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d’una signorina per bene 37

volta che vedeva lei o il cocchiere, e che mandava saette dagli occhi quando li sorprendeva insieme a scambiarsi due parole, da gente che si vuol bene.

«È pure stata maritata anche lei! — soggiungeva. — E se fu maritata è segno che ha voluto bene a suo marito, anche prima che fosse suo marito. O in certi casi, essere poveri o ricchi non è lo stesso?...

Lucia dava ragione a Adele senza però dare apertamente torto a la zia. Oh tutt’altro!... La povera donna bisognava compatirla; era in là con gli anni; aveva sofferto per la lunga malattia del marito.

«Ed ha un cervellino da coniglio, poveretta! — finiva fra sè.

Al vecchio Tivoli, si imbatterono nell’ingegnere del Pozzo, che vedendo Lucia, fece un leggero atto di sorpresa e salutò cerimoniosamente facendo di cappello.

Quell’improvviso, inaspettato incontro, fece dare un tuffo nel sangue della fanciulla. Emozione della quale rise tosto in cuor suo. Che sciocca era a commuoversi d’una cosa così naturale!... Proprio una sciocca che ella stessa non riusciva a capire.