Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/53

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d’una signorina per bene 43

Adele prese per una mano Lucia. La voleva condur via, adesso che capiva. Le scottava la terra di sotto i piedi; le pareva impossibile che la padroncina non prendesse l’uscio, non precipitasse in fuga giù dalle scale.

Ma Lucia non aveva nessuna intenzione di prendere l’uscio nè di precipitare giù dalle scale. Guardava in vece con profonda pietà la giovine che aveva finito per chinare il capo su ’l petto, arrossendo fino al collo.

Poi fattosele presso, le stese la mano che la giovine non prese, accennando di no con la testa.

«Perchè?... perchè? — disse Lucia con voce un po’ tremante — siete in collera con me, che non vi ho fatto nulla di male, che anzi vorrei farvi del bene?

No; non era certo la collera che faceva agire così la povera fanciulla.

Lucia lo capì dallo sguardo umido che ella le levò in volto. Era tutt’altro che collera; era un sentimento delicato, un senso di avvilimento morale, da anima punto volgare.

Lucia si fece coraggio. Levò l’involto dal portafoglio e lo pose timidamente su ’l tavolino.

«Sono cinquecento lire! — balbettò, mentre il