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d’una signorina per bene | 43 |
rossore le correva su ’l volto bello e gentile. — Ve le manda il mio papà e vi prega di accettare in memoria di vostro fratello. E io.... vi prego di ricordarvi di me!... Vi lascio il mio biglietto di visita.
A le parole di Lucia, la giovine aveva sussultato. Afferrò l’involto; con mano tremante lo aperse; guardò i biglietti, li contò rapidamente; poi, in uno slancio subitaneo, si buttò ai piedi di Lucia esclamando nelle lagrime:
«Grazie! grazie!... il povero Cecchino ha pregato per me!... mi ha mandato un angelo del Signore!.. Grazie! grazie!.. Adesso potrò essere accettata in convento!.. Ci volevano cinquecento lire; ci sono!
Le baciava le mani, le baciava il vestito in una foga di riconoscenza.
Ora anche Adele piangeva; più non si sentiva scottare il suolo di sotto i piedi; capiva che la signorina aveva fatto bene a non fuggire come un’appestata, quella povera creatura.
Lucia fece alzare la poverina, e baciandola, la pregò che la tenesse informata di quanto avrebbe fatto.
«Faccio subito le pratiche per entrare in con-