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d’una signorina per bene | 53 |
ranno. Scommetto che il signor Del Pozzo è già levato e fuori; forse a la fabbrica come di solito. Ciao, ciao, carissima; non dimenticarmi.
Lucia.»
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Nel salottino d’angolo, con due porte a vetri aperte su ’l giardino, nella penombra dei tendoni abbassati, Lucia leggeva Fogazzaro nel Piccolo Mondo Antico; lo leggeva per la quarta volta e adesso le piaceva ancora più di prima come accade delle cose per davvero belle e care che più si conoscono e più si amano.
Era al punto in cui la povera Ombretta, tratta dall’acqua, giaceva morente; punto sublime di naturalezza, che bisogna piangere leggendo.
E Lucia commossa, si sentiva inumidire gli occhi, quando su l’uscio del salottino comparve Adele ad annunciare una visita.
«È la sorella del povero Cecchino! — disse, introducendo una giovine donna piccoletta, aggraziata tutta in nero, con un fitto velo su ’l cappello.