Pagina:Giambelli - Il ragionamento della dotta ignoranza, 1591.djvu/18

Da Wikisource.
14 Della Dotta

[L'huomo è un certo tutto in tutto. L'huomo picciol mondo contiene in se tutto ciò, che trovasi nel mondo grande.]simo, con brieve et alta sentenza dichiarò la dignità dell’huomo quando disse, ch’era un certo tutto in tutto: prima dice, che l'huomo è un certo tutto, perche come picciol mondo, con maravigliosa similitudine racchiude in se tutto ciò, che vedesi sparto nel mondo grande. Talche se in quel gran teatro dell’universo il Cielo, ch’è di figura sferica, è collocato sopra tutti gli elementi: nell’huomo evvi il capo rotondo superior’ à tutti gli alti membri del corpo. Se nel mondo grande vi sono i sette pianeti, cioè la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove, e Saturno, i quali, come serena, e luminosa faccia, perfettamente abbelliscono il nostro Orizzonte; nel mondo picciolo sono due occhi, ecce il Sole, e la Luna; due nari, ecco Giove, e Saturno; due orecchi, ecco Marte, e Mercurio, la bocca rassembra Venere la qual sonmamente adorna il viso humano. Overo diciamo, che l’huomo somigli la Luna nel moto, Mercurio nella facondia, Venere nella bellezza, il Sole nella vivacità, Marte nella fortezza, Giove nella benignità, Saturno nella prudenza: come parimente il Poeta, sin-


golar