Vai al contenuto

Pagina:Giambelli - Il ragionamento della dotta ignoranza, 1591.djvu/19

Da Wikisource.

Ignoranza. 15

golar’ ornamento d’Hadria, dipinse con leggiadria, ma diversa maniera nella persona, ch'egli amava, in quel madrial, che comincia

Io fra il Ciel, e colei, cui son soggetto,
Scorger non sò di somlglianza alcuna.

Se nel mondo grande v’è il firmamento riccamato d’infinite stelle; nel mondo piccolo vi sono i capelli, di cui il capo è riccamente vestito. Nel mondo maggiore trovafi il primo mobile, da Teologi chiamato il Ciel cristallino, che girando dall’Oriente in Occidente seco conduce e l’altre sfere inferiori, che illustrano il nostro emisfero; e nel mondo minore troviamo il senso comune, che muove, e termina i sensi esteriori, e ancora la fantasia in cui rilucono le spetie sensibili. Egli è vero che nel mondo sopra tutti i Cieli è situato il Cielo empireo, albergo eterno de’ beati, e nell’huomo la memoria è la ricca stanza di tutto quel, ch’egli appara, e conosce. Il mondo contiene quattro elementi, cioè la terra, l’acqua, l’aere, jl fuoco; e l’huomo co’l calor naturale, à guisa di fuoco, cuoce, e digerisce i cibi che mangia; e di continuo respirando, trahe à se l’aria con cui egli refrigera il cuo-

re: