Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano I.djvu/29

Da Wikisource.
xxiv


„Gibbon,„ dice la Biblioteca Istorica dì Muselio, dotto e laborioso Tedesco„ ha trovato nemici in patria e fuori di essa, perchè espose la propagazione della fede cristiana, non come suol fare il volgo, o come è usanza de’ teologi, ma bensì come si conviene allo storico ed al filosofo 1.„

Gibbon fu due volte deputato al Parlamento. Nel 1779 egli ottenne da’ ministri il posto di Lord commessarlo del commercio e dell’agricoltura, che perdè col cadere della famosa amministrazione di Bute. Egli applaudì da principio la rivoluzione francese; ma i delitti commessi in nome della libertà, o piuttosto i sentimenti di timore cui mal sapeva resistere, voltarono il suo animo, e desiderar gli fecero i trionfi della confederazione2. Egli viveva da dieci anni in Losanna, dimora ove ogni cosa gli tornava al pensiero le più grate memorie della sua gioventù, quando gli giunse a notizia che Lord Sheffield, suo dolcissimo amico, avea perduto una moglie diletta. Gibbon vola in Inghilterra per consolarlo, e sei mesi dopo scende nella tomba egli pure (16 gennajo 1794). Odoardo Gibbon ha lasciato le Memorie della sua Vita scritte da esso.


  1. Gibbonus adversarios cum in, tum extra patriam nactus est, quia propagationem religionis christianae; non, ut vulgo fieri solet, aut more theologorum, sed ut historicum et philosophum decet, exposuerat.
  2. L’ouvrage de Burke est le remède le plus admirable contre la contagion francaise qui a fait trop de progrès, même dans cet heureux pays. J’admire son éloquence, j’approuve sa politique, j’adore sa chevalerie, et il n’y a pas jusqu’à sa superstition que je lui passe. L’église primitive, que j’ai traitée avec un peu de liberté, fût elle-même à sa naissance une innovation, et je tenais à la vieille machine du paganisme.

    Lettere di Gibbon,
    Traduzione francese.