Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano IV.djvu/283

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dell'impero romano cap. xxiii 279

mava le virtù senza adottare i pregiudizi del suo Signore, ha riportato, nella giudiziosa e candida storia de’ suoi tempi gli straordinari ostacoli, che interruppero la restaurazione del tempio di Gerusalemme: „Mentre Alipio, assistito dal Governatore della Provincia, promuoveva con vigore e diligenza l’esecuzione dell’opera, venendo fuori degli orribili globi di fuoco vicino a’ fondamenti, renderono quel luogo inaccessibile agli artefici, varie volte da essi abbruciati; e continuando il vittorioso elemento in tale modo ad ostinatamente rispingerli indietro, l’impresa fu abbandonata„. Tale autorità deve soddisfare un credente, e sorprendere un incredulo. Pure un filosofo potrà sempre domandare l’original testimonianza d’intelligenti ed imparziali spettatori. In quella crisi importante, ogni singolare accidente di natura potrebbe assumere l’apparenza, e produrre gli effetti di un vero prodigio. Tal gloriosa liberazione si sarebbe messa tosto a profitto, e magnificata dalla pia sagacità del Clero di Gerusalemme, e dall’attiva credulità del mondo Cristiano; ed alla distanza di vent’anni un Istorico Romano, non curante di teologiche dispute, potè bene adornar la sua opera con quello splendido e specioso miracolo1.

La restaurazione del tempio Giudaico era segretamente connessa con la rovina della Chiesa Cristiana. Giuliano continuava sempre a mantenere la libertà del

  1. Il Dottor Lardner è forse il solo fra’ critici Cristiani ad osare di porre in dubbio la verità di questo famoso miracolo. Testim. Giudaic. Pag. Vol. IV. p. 47. 7l. 1l silenzio di Girolamo condurrebbe a sospettare, che potesse dispregiarsi sul luogo quella medesima storia ch’era celebre in lontananza.