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368 storia della decadenza

tosa conversione del Senato si deve attribuire a motivi o soprannaturali o sordidi, e molti di questi ripugnanti proseliti dimostrarono, ad ogni favorevole occasione, la segreta loro tendenza a gettar via la maschera dell’odiosa dissimulazione. Ma si confermarono essi appoco appoco nella nuova religione, a misura che la causa dell’antica diveniva più disperata; e cederono all’autorità dell’Imperatore, all’uso dei tempi, alle preghiere delle mogli e dei figli1, che erano instigati e diretti dal Clero di Roma e dai Monaci dell’Oriente. L’esempio edificante della famiglia Anicia fu tosto imitato dal resto della nobiltà: i Bassi, i Paolini, i Gracchi abbracciarono la religion Cristiana; ed „i luminari del Mondo, la venerabile assemblea dei Catoni„ (tali sono le ampollose espressioni di Prudenzio) „erano impazienti di spogliarsi degli ornamenti Pontificali, di gettar via la spoglia del vecchio serpente, di assumere le candide vesti della battesimale innocenza, e d’umiliare l’orgoglio dei Fasci Consolari avanti alle tombe dei Martiri2„. I cittadini, che sussistevano con la propria industria, e la plebe, che era sostenuta dalla pubblica liberalità, empivan le Chiese del Laterano e del Vaticano con una continua folla di devoti pro-

  1. Girolamo porta l’esempio del Pontefice Albino, che era circondato da tal famiglia di figli e di nipoti tutti fedeli, che sarebbero stati sufficienti a convertire anche Giove medesimo: che straordinario proselito! (Tom. I. ad Laetam p. 54).
  2. Exsultare Patres videas, pulcherrima mundi
    Lumina, conciliumque senum gestire Catonum
    Candidiore toga niveum pietatis amictum
    Sumere; et exuvias deponere Pontificales.

    La fantasia di Prudenzio è riscaldata ed elevata dalla vittoria.