Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VII.djvu/251

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dell'impero romano cap. xxxix. 245

dalla diligenza di Proclo, e dei suoi Discepoli. Fortunatamente la ragione e la pietà del Romano loro Alunno restarono immuni del contagio del mistero e della magia, che contaminavano i boschetti dell’Accademia; ma egli s’imbevve dello spirito, ed imitò il metodo dei viventi e defunti suoi maestri, che tentavano di conciliare i forti e sottili sentimenti d’Aristotele, con la devota contemplazione e sublime fantasia di Piatone. Dopo il suo ritorno a Roma, ed il suo matrimonio con la figlia del Patrizio Simmaco, suo amico, Boezio continuò in un Palazzo d’avorio e di marmo a coltivare i medesimi studj1. La Chiesa restò edificata dalla profonda sua difesa della Fede ortodossa contro l’eresie Arriana, Eutichiana e Nestoriana; e fu da lui spiegata o esposta la cattolica unità in un formal Trattato mediante l’indifferenza delle tre distinte sebbene consustanziali Persone. Per vantaggio de’ suoi lettori Latini, sottopose il suo genio ad insegnare i primi elementi delle arti e delle scienze della Grecia. L’Instancabile penna del Senator Romano tradusse ed illustrò la Geometria d’Euclide, la musica di Pitagora, l’aritmetica di Nicomaco, la

    Hist. Crit. Philos. Tom. III p. 524, 527) e da un’espressione, quantunque vaga ed ambigua, di Cassiodoro suo amico (Var. I 45) Longe positas Athenas introisti.

  1. Bibliothecae comptos ebore ac vitro parietes etc. (Consol. Phil. l. 1 Pros. V p. 74). L’Epistole d’Ennodio (VI 6. VII 13. VIII 1, 31, 37, 40) e Cassiodoro (Var. I 39. IV 6. IX 21) somministrano molte prove dell’alta riputazione, ch’ei godeva a’ suoi tempi. È vero, che il Vescovo di Pavia ebbe bisogno di comprare da lui una vecchia casa in Milano, e poterono presentarsi ed accettarsi delle lodi per parte del pagamento di essa.