Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VII.djvu/77

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dell'impero romano cap. xxxvii. 71

bandonar le vittime, che si dilettavano di tormentare, o privarsi d’industriosi schiavi, su’ quali potevano esercitare una lucrosa oppressione. Gli Ebrei tuttavia continuarono nella Spagna, sotto il peso delle Leggi civili ed ecclesiastiche, le quali nel medesimo regno si sono fedelmente trascritte nel Codice dell’Inquisizione. I Re Goti, ed i Vescovi finalmente conobbero, che le ingiurie producono dell’odio, e che l’odio trova col tempo l’occasione della vendetta. Una nazione, segreta o palese nemica del Cristianesimo, andò sempre moltiplicandosi nella servitù e nell’angustia; e gl’intrighi degli Ebrei promossero il rapido successo degli Arabi conquistatori1.

Tostochè i Barbari negarono il potente lor patrocinio all’eresia d’Arrio aborrita dal Popolo, essa cadde nel disprezzo e nell’oblivione. Ma i Greci ritennero sempre la lor disposizione sottile e loquace: lo stabilimento d’una oscura dottrina suggeriva nuove questioni, e nuove dispute; ed era sempre in facoltà di un ambizioso Prelato, o d’un fanatico Monaco l’alterare la pace della Chiesa, e forse dell’Impero. L’Istorico dell’Impero può trascurare quelle dispute che restarono nell’oscurità delle scuole, e de’ Sinodi. I Manichei, che cercavano di conciliare le religioni di Cristo e di Zoroastro, si erano segretamente introdotti nelle Province. Ma questi estranei settari furon involti nella comune disgrazia degli Gnostici, e l’odio pub-

  1. Basnage (Tom. VIII. c. 13. p 388, 400) rappresenta fedelmente lo stato degli Ebrei; ma egli avrebbe potuto aggiungervi, da’ Canoni de’ Concilj di Spagna e dalle Leggi de’ Visigoti, molte curiose circostanze essenziali per il suo soggetto, quantunque siano estranee al mio.