Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano X.djvu/419

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dell'impero romano cap. liii. 413

te le province o, come allora si chiamavano, i temi dell’Europa e dell’Asia1. Espone il terzo qual fosse il sistema di tattica presso i Romani, la disciplina e l’ordine delle loro milizie, e le lor fazioni militari in mare e nel continente, ma non si sa se questo Trattato sia di Costantino o di Leone suo padre2. Il quarto tratta della amministrazion dell’impero, e vi si rivelano i segreti della politica di Bisanzio nelle sue corrispondenze di amicizia o inimicizia colle altre nazioni. I lavori letterari di quel tempo, le massime seguite nella pratica delle leggi, dell’agricoltura e negli scritti storici ebbero in vista, per quanto pare, il vantaggio dei sudditi, e furon fatti per onorare i principi Macedoni. I sessan-

    dal Reiske ne fu fatta una magnifica edizione (A. D. 1751, in-folio), accompagnata da quegli elogi che non mancano mai gli editori di prodigalizzare al subbietto delle loro fatiche qualunque ne sia il merito.

  1. V. nel primo volume dell’Imperium orientale del Banduri, Costantinus de Thematibus, p. 1-24; De administrando imperio p. 45-127, ediz. di Venezia. Il testo dell’antica edizion di Meursio vi è corretto sopra un manoscritto della biblioteca reale di Parigi di già conosciuto da Isacco Casaubono (Epist. ad Polybium 10), e spiegato da due carte di Guglielmo Delisle, il primo dei Geografi anteriori al d’Anville.
  2. La tattica di Leone e di Costantino fu pubblicata coll’aiuto di qualche nuovo manoscritto nella grande edizione delle opere di Meursio fatta dal dotto Lami (t. VI, p. 531-920, 1211-1417: Fiorenza, 1745); ma il testo è ancora guasto e mutilato, e sempre oscura e piena di spropositi la versione. La biblioteca di Vienna fornirebbe qualche prezioso materiale ad un nuovo editore (Fabricio, Bibl. graec., t. VI, p. 369, 370).