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38 storia della decadenza

gari1 il cui nome, così innocente in origine, è divenuto tanto odioso nelle applicazioni che se ne sono fatte, si dilatarono per tutta l’Europa. Congiunti per comune odio contro l’idolatria e la Corte di Roma, obbedivano ad una specie di Governo episcopale, o presbiteriano; la diversità delle varie Sette consisteva in alcuni punti, più o meno discordanti, della loro scolastica Teologia; ma tutte generalmente convenivano nello ammettere i due Principj, nel disprezzare l’Antico Testamento, nel negare la presenza reale del corpo di Gesù Cristo, sia sulla Croce, sia nel mistero Eucaristico. Gli stessi nemici de’ Bulgari confessavano semplice il costoro culto, nè potersi rimproverare ad essi alcuna cosa quanto a purezza di costumi: si proponeano un modello di perfezione tanto sublime, che le loro Congregazioni, il cui numero aumentava ogni giorno, in due classi si dividevano, in quelle che a tal perfezione si conformavano, e in quelle che solamente aspiravano alla medesima. Il Paolizianismo avea poste principalmente profonde radici nel territorio degli Albigesi2, si-

  1. Il nome di Bulgari, B-ulgres, B-ugres, non indicava che un popolo; i Francesi ne han fatto un termine di vilipendio, a mano a mano applicato agli usurai, e a coloro che commettono peccati contro natura; fu dato il nome di Paterini, o Patelini, a quegli ipocriti che hanno un linguaggio adulatorio e melato, siccome il protagonista della vaghissima burletta, l’avvocato Patelin. (Ducange, Gloss. latin. medii et infimi aevi). I Manichei venivano anche nomati Chatari o Puri, corrottamente Gazari ec.
  2. Il Mosheim (p. 477-481) offre un’idea giusta, benchè generale, delle leggi emanate, della Crociata bandita contro gli Albigesi, e della persecuzione che sopportarono. Se ne leg-