Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XII.djvu/163

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dell'impero romano cap. lxi. 159

stotile barbaro, perchè invece di ricorrere alla fonte, si erano umilmente contentate di una erronea versione composta da qualche Ebreo o Moro dell’Andaluzia. Le Crociate non avendo avuto origine che da un barbaro fanatismo, i loro effetti più rilevanti corrisposero alle cagioni. Ciascun pellegrino ambiva di tornare in patria, carico di spoglie sacre e reliquie tolte alla Grecia e alla Palestina1, ognuna delle quali andava preceduta e seguìta da una moltitudine di visioni e miracoli; nuove leggende, la cattolica Fede2; nuove superstizioni, la pratica del culto alterarono. La Guerra Santa fu l’infausta sorgente, d’onde scaturirono e l’inquisizione, e i frati mendicanti, e i definitivi progressi della idolatria3 e l’eccessivo abuso delle indulgenze. L’irrequieto spirito de’ Latini cercava pascolo a spese della ragione e della religione; laonde su l’ignoranza e la

  1. Tal si era l’opinione del grande Leibnitz (Oeuvres de Fontenelle, t. V, p. 458) uno fra i sommi maestri della storia del medio evo. Non citerò che la genealogia da’ Carmelitani, e il miracolo della casa di Loreto, cose che vennero entrambe dalla Palestina.
  2. La credenza de’ Cattolici, contenuta ne’ libri del Nuovo Testamento, e nelle spiegazioni e decisioni intorno ai dogmi, fatte successivamente dai Concilj generali, soltanto fu alcune volte con nuovi vocaboli sviluppata, e meglio determinata: è poi vero che sono venute al tempo delle Crociata dall’Oriente nuove leggende, vite de’ Santi, e si sono introdotte nuove pratiche, e cerimonie; ma ciò nulla ha a fare co’ dogmi già stabiliti molto prima. (Nota di N. N.)
  3. Si è già veduto in più di una nota la sinistra applicazione che de’ vocaboli Idolatra, Idolatria fa il nostro Autore (Nota di N. N.).