Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XII.djvu/370

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366 storia della decadenza

fatto, o di parole, diviene offesa imperdonabile, se ai misteri dello Harem si riferisce1; quindi il risentimento personale invelenì la querela politica dei due Monarchi. Ciò nullameno, la prima spedizione di Timur si limitò a distruggere la Fortezza di Sivas, o di Sebaste, situata sulla frontiera della Natolia; e quattromila Armeni sepolti vivi per avere adempiuto con valore e fedeltà il proprio dovere l’imprudenza del Principe ottomano espiarono. Sembrava che Timur, come buon Musulmano, usasse tuttavia un tal quale rispetto alla pia impresa di Baiazetto, il quale in allora interteneasi bloccando Costantinopoli: onde pago d’avergli dato un primo saggio, contro l’Egitto e la Sorìa volgea l’armi. Narrasi che gli Orientali e lo stesso Timur chiamassero Baiazetto Kaissar di Rum ossia Cesare dei Romani, titolo che si potea quasi legittimamente, o in via di breve anticipazione attribuire ad un Principe il quale possedea le province de’ successori di Costantino e minacciava la lor Capitale2.

La repubblica militare dei Mammalucchi regnava tuttavia nell’Egitto e nella Sorìa; ma la dinastia

  1. Arabshà attribuisce particolarmente ai Turchi il dilicato riguardo, comune a tutti gli Orientali, di non parlare mai in pubblico delle lor donne; ed è quasi da maravigliarsi che Calcocondila abbia avuta qualche conoscenza e sul pregiudizio de’ Turchi, e sulla natura dell’insulto.
  2. Circa allo stile de’ Mongulli, V. le Instituzioni (p. 131-147), quanto ai Persiani, si consulti la Biblioteca orientale (p. 882); non trovo per altro nè che gli Ottomani abbiano assunto il titolo di Cesari, nè che gli Arabi lo abbiano mai dato ai medesimi.