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144 del rinnovamento civile d'italia


congenite all’ingegno tedesco. Ma i suoi lavori scarseggiano di carattere scientifico, e cosí nella materia come nella forma hanno un’impronta appassionata e faziosa. Non che mostrare quella imparzialitá serena e tranquilla che è propria della vera scienza e trovasi nei primi hegelisti, i nuovi recano contro gl’instituti vigenti l’animositá e l’ira delle sètte anglofrancesi dei due ultimi secoli, e sono sovente ingiusti, non di rado superficiali. Essendo inoltre piú critici che dogmatici, piú vaghi d’innovare e di distruggere che di stabilire, contraddicono e non ponderano gli altrui dettati, mirano all’inaudito, allo strano, al paradossastico anzi che al vero, e spesso incappano nel triviale o nel rancido, perché la pellegrinitá effettiva è spontanea e sfugge a chi la cerca troppo ansiosamente. Le loro dottrine sono per lo piú negative e tendono per ultimo costrutto a riporre con Protagora nell’individuo la misura di ogni cosa. Il che in politica è la guerra di ciascuno contro tutti e di tutti contro ciascuno, e quindi la sovversione dello stato sociale, essendo che l’individualismo eccessivo è tutt’uno coll’arbitrio tirannico di un solo o del maggior numero. Per la qual cosa, siccome dai princípi del Rousseau nacquero in parte le esorbitanze della rivoluzione francese, cosí io inclino a credere che l'hegelianismo abbia contribuito a sviare dal retto segno il moto recente della Germania. E le due teoriche s’intrecciano insieme per piú rispetti: il patto arbitrario e la vita eslege dell’una sono l’ultimo corollario politico dei filosofemi propri dell’altra, che con circuito panteistico dal nulla nasce e al nulla ritorna. Né questa è la sola volta che le deduzioni pratiche di un sistema speculativo abbiano veduto la luce prima delle premesse. Perciò se le due dottrine camminarono alla spartita per un certo tempo, ora cominciano a mischiarsi di qua e di lá dal Reno: le utopie francesi penetrano in Germania e le idee hegeliane vennero testé accolte in Francia dal piú celebre dei socialisti.

Benché qualche sprazzo di queste idee si vegga in alcuni scritti nostrali usciti di fresco alla luce e di poco peso, tuttavia si può dire che esse non abbiano sino ad oggi avuto corso fra noi, come troppo aliene dal genio italico. Ma per contro