Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/209

Da Wikisource.

libro secondo - capitolo primo 205


di essa appartenendo alle categorie della potenza e del genere anzi che a quelle dell’atto e dell’individuo; onde la centralitá soverchia è mendosa e pregiudiziale, benché meno si disdica ad alcuni paesi, come per esempio alla Francia. Ma la dualitá della Toscana e del Lazio, la moltitudine delle cittá principi, la forma sprolungata della penisola, le consuetudini antiche richieggono in Italia una certa diffusione; e per contro il vapore, scemando le distanze e ravvicinando gli estremi, facilita una certa unitá e scioglie l’obbiezione del Buonaparte a questo proposito. Gl’istinti municipali, che frapporrebbero forse un ostacolo insuperabile all’incentrazione amministrativa, porteranno piú dolcemente la politica; e se tuttavia spiacerá loro, niuno dovrá stupirsene, ché la storia insegna l’estinzione di tali spiriti essere effetto dell’unitá e non poterla precedere. Imperocché, nascendo essi dalla grettezza del vivere appartato e ristretto, l’incorporazione nazionale può solo attenuarli e vincerli, e ha d’uopo per farlo del benefizio del tempo, come si è veduto e tuttavia si vede nei paesi piú culti e in alcune provincie della Francia medesima.

Il possibile essendo la misura dell’effettuabile, la forma precisa dell’unione non si può fermare a priori e dovrá dedursi dalle circostanze intrinseche ed estrinseche del moto italico. Ben si può stabilire fin d’oggi in genere che, secondo lo stile progressivo del corso sociale, il Rinnovamento, dovendo essere un Risorgimento aggrandito, non si potrá contentare in nessun caso di un’unione ridotta ai termini angusti del quarantotto; né ci riuscirebbe a farlo, anche volendo, atteso la logica interiore e la forza esterna degli eventi. Perciò, se la rinnovazione di Europa piglierá una piega piú lenta, e quindi non permetterá subito di cancellare le divisioni politiche, si dovrá almeno pensare a diminuirne il numero; e la riduzione di esse a tre soli Stati rispondenti alle tre zone distinte, cioè all’alpina o eridanica, alla vulcanica e alla mezzana, sarebbe giá un progresso notabile, del quale l’Italia antichissima ebbe un’immagine nel conserto delle tre Etrurie. Questo assetto conserverebbe l’unitá dell’Italia boreale presso a poco nei limiti del Risorgimento, aggiugnendovi un’ Italia centrale e un’Italia meridionale del pari unite e