Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/219

Da Wikisource.

libro secondo - capitolo secondo 215


che il bambino sia piú perfetto dell’adulto, il mollusco dell’uomo, la pianta dell’animale e il metallo del vegetabile. E siccome la natura è arte di Dio, conforme al detto del poeta, cosi l’arte è natura dell’uomo e, come figliuola dello spirito e del pensiero, è la parte di natura piú nobile ed eccellente. E se per un lato è una seconda natura che svolge e compie la prima, per l’altro è soprannatura, derivando non mica da leggi fatali ma dalla ragione e dall’arbitrio dell’uomo, quasi secondo creatore o concreatore, il quale innalza con essa arte la natura a un grado piú eccelso, tanto che i lavori artificiali verso i naturali tengono del miracolo. E però anch’ella ha i suoi avanzamenti e cresce di perfezione col crescere di composizione; e niuno è che antiponga, non dico le ghiande e le grotte al dono di Cerere e agli edifici, ma i rudimenti egiziaci dell’ordine toscano al dorico e al ionico, ovvero i versi di Pacuvio e di Guittone a quelli di Virgilio e dell’Alighieri.

Il simile interviene nella politica, dove, crescendo gli Stati e implicandosi la loro struttura, si amplia naturalmente e proporzionatamente la forma loro. Semplicissimi furono i governi primitivi, perché cotale si era la societá di allora, la quale riducevasi alla famiglia od al tribo: vivea di còlta, di caccia, di pesca, di rapina, di pastorizia; non aveva di lettere, d’industrie, di traffichi altro che pochi semi e quasi impercettibili; e in somma il modo di vivere era cosi semplice come piccolo i! numero dei convittori. La forma politica era corrispondente e versava nel patriarcato orientale e celtico o nel demo greco, il tipo dei quali si trova nella famiglia, cioè nell’imperio dei padri e nella compagnia dei fratelli, che sono le due fogge primigenie del domestico e civil reggimento. Alla famiglia e alla tribú sottentrarono di mano in mano aggregazioni piú vaste: genti, cittadinanze, popoli, nazioni ; la civiltá crebbe col numero degli uomini, corrispondendo l’aumento morale al materiale e la qualitá del convitto alla quantitá dei coabitanti, per guisa che la disciplina dei popoli maturi è verso l’incoltezza dei primitivi nella stessa proporzione dei grandi aggregati culti verso gli sciami silvestri. E nel modo che la societá si allarga colla congiunzione dei sessi e la generazione,