Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/392

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che non vollero una Dieta federativa e raccapricciavano al solo nome del regno dell’alta Italia, faranno essi buon viso a un’assemblea politica e all’unione nazionale? quei torinesi, che ingelosivano di Milano, saranno forse piú generosi verso Roma? quei ricchi massai, a cui parvero troppe e non tollerabili le spese della guerra lombarda, si mostreranno piú liberali verso l’italica? E quali saranno i ministri? forse quelli della mediazione, che sviarono il Piemonte dalla via diritta? o quelli di Novara, che compierono il traviamento? Che fiducia avrebbe il paese se a tali uomini fossero affidate le sorti supreme d’Italia? Si ricorrerá dunque ad uomini nuovi. Pogniamo che col loro concorso si possa avere un governo oculato, risoluto, energico, quale i tempi lo chiederanno; ma sará egli in grado di operare? non si rinnoveranno i tristi esempi del ministero Casati, quando gli ordini si davano e non erano eseguiti, perché abbondavano gli opponenti e mancavano gli esecutori? non si ordiranno governi secreti per contraffare al pubblico? non si troveranno nomi illustri e autorevoli per dar loro forza? non si userá ogni arte per divolgere il principe? per iscreditare, avvilire, abbattere i buoni ministri ? non verran calunniate le loro intenzioni? contaminata la loro fama? messa in dubbio la lor sufficienza? non si spaccerá l’impresa per vana, impossibile, funesta? non si dirá che è follia il posporre i beni certi agl’incerti e l’accingersi a un’opera straordinaria, audace, pericolosa? non si invocheranno le vecchie tradizioni del paese e di casa Savoia? E se l’Austria, stretta dai tempi, si mostrerá larga e munifica, si saprá star forte alla tentazione? i suoi amatori (che abbondano fra i municipali) non faranno inclinare la bilancia dal suo lato? e ciò non sará loro assai facile, essendo aiutati e rincalzati dai retrogradi? Non sono essi tanto abili ai raggiri di questo genere quanto inetti alla sana e diritta politica? non si mostrarono tali nel quarantotto? E non che essere migliorati, non si dee temer di peggio, quando agl’impegni contratti si aggiunge presso molti di loro l’interesse di salvare le cariche e le provvisioni lautissime che si son procacciate e di premunirle dai rischi di un cambiamento? E se gli artifici e i sofismi