Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/393

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di costoro sono derisi dai savi, non otterranno fede agevolmente presso la turba innumerabile di quelli che vivono alla cieca e a cui il secolo presente è men noto che non agli archeologi quello degli Atridi?

Ma un ostacolo e un rischio piú grave ancora dei menzionati è il seguente. Gl’illiberali e i municipali, non osando combattere di fronte il disegno magnanimo, cercheranno di assalirlo per fianco e contrapporranno alla vera una egemonia falsa per isventarla. Anche qui ciò che fecero ne addita ciò che faranno; imperocché la celebre amministrazione dei 19 di agosto non fu altro che una solenne impostura di questo genere, promettendo in parole autonomia, unione, lega, guerra e altre maraviglie, ma in effetto e in secreto attraversandole in mille modi e usando ogni arte per renderle impossibili. La qual doppiezza in alcuni era deliberata per mal animo, in altri involontaria e non avvertita, nascendo da difetto di cognizione; imperocché chi penetra poco addentro nelle cose di Stato soggiace agl’inconvenienti del senso volgare e confonde di leggieri la realtá colle apparenze. Abbiamo avuto piú volte occasion di notare la tendenza dei municipali (e anche di molti conservatori) ad attenuare, ristringere, impiccolire il Risorgimento e tirarlo di qua dal segno conforme alla sua natura. La quale era loro mal nota, perché la misuravano dal passato piú che dal presente, cioè dalla proporzione che dovea avere colle condizioni proprie dei tempi. Ora nel modo che costoro, non per mala intenzione ma per error d’intelletto, s’ingegnarono di ritirare il Risorgimento verso il moto piemontese del ventuno, e cosi lo mandarono a male; per simile si studieranno di ridurre la rivoluzione nuova ai limiti dell’anteriore, e non avranno miglior esito, perché nulla riesce se non ha perfetta rispondenza col tempo che corre. Egli è un fato dei municipali che anche il bene lo vogliano a sproposito e troppo tardi ; cosicché quella egemonia ammisurata e di facile manifattura, che pur dianzi bastava e che essi ripudiarono nel quarantotto e nel quarantanove, la vorranno quando sará fuor dí luogo e impari a sortire l’effetto suo. Essi parleranno allora di unione, di lega, di regno dell’alta Italia;