Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/196

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L’opportunitá e l’occasione sono il riscontro del tempo colle cose da farsi, e quasi un invito all’ uomo di operare; il quale, secondandole, accorda l’azione sua concreatrice con quella di Dio e della natura. «Non senza prudenzia grande — scrive il Giambullari — solevano gli antichi savi, figurandone la occasione, dipignere un giovanetto bello, nudo, con i capegli solamente sopra la fronte e tutto il resto del capo calvo, e per mostrarci ancora piú aperto il velocissimo transito suo, figurarlo con le ale a’ piedi, non posati ma a mala pena accostati ad un piccol giro di ruota. Non ad altro fine certamente, che per fare conoscere quanto siano belle le occasioni e quanto elle fugghino via, volando senza ritegno alcuno da fermarle, se nella prima arrivata loro non son prese da chi le attende» (*). «L’opportunitá, che dalla occasione ci è porta, vola; ed invano, quando ella è fuggita, si cerca poi di ripigliarla», dice il Machiavelli (*), che definisce l’uomo di Stato «essere conoscitore della occasione e saperla usare benissimo» (3). «Tutte le nostre brighe procedono quasi dai non conoscere l’uso del tempo» (*), perché «niuna cosa nuoce tanto al tempo quanto il tempo» <5). Ma se la celeritá è richiesta a usufruttuare il destro, la longanimitá si vuole per aspettarlo. «Il tempo — diceva Sertorio — è un benevolo cooperatore a prò di quelli che aspettano con buon raziocinio l’opportunitá che egli presenta, e per contrario miniassimo è a quelli che inopportunamente si affrettano» ( 1 2 3 4 5 6 ). Ora il serbar la giusta misura tra l’indugio e la furia, il sapere attendere le occasioni pazientemente, coglierle e usarle con prontezza, non è cosa da tutti. Il volgo non prevede i casi, e però non si apparecchia a valersene quando viene il bello di operare. L’antiveggenza è in oltre necessaria non solo per abilitarsi a poter fare il bene ma eziandio a cansare il male.

(1) Storia, 3.

(2) Storie, 3.

(3) Machiavelli, Del modo di trattare i popoli della Valdichiana.

(4) Dante, Cotto ., iv, 2.

(5) Machiavelli, Storie, 3.

(6) Plutarch., Sertorius, 12.