Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/349

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Signori, siamo in un momento in cui il governo ha d’uopo della piena fiducia della nazione, e perciò non devono essere occulte le cose che possono esser sinistramente interpretate; esse devono conoscersi, affinché possiamo conoscere noi pure se abbiamo il voto della nazione (bene).

Gioberti. Dichiaro che, quando mi sono servito della parola «rossore», non alludeva né ai presenti ministri né ad alcun membro della Camera, ma bensí a certi scritti calunniosi ed indecenti che oggi si pubblicano.

Riguardo poi alle cose dichiarate dal signor ministro dell’ interno, credo di poter rispondere e dire, senza mancare alla convenienza del grado che testé occupava, che io non ho mai voluto l’intervento nel senso stretto di questa parola; che non ho mai voluto pigliare parte ad alcuna operazione che si opponesse menomamente alla sovranitá del popolo, a quel diritto che ne è la conseguenza, per cui i popoli possono costituirsi come stimano opportuno.

Io non posso dir di piú; l’affare a cui avevo posto mano e che suscitò un disparere tra i miei colleghi e me, era un mezzo efficace per ottenere l’indipendenza, per vincere quella guerra che è lo scopo di tutti (bravo).

Posso attestare, o signori, che se io non avessi avuta una persuasione profonda che un tale atto ci avrebbe agevolata la guerra dell’ indipendenza e forse accelerata la vittoria, io non avrei mai preso tale deliberazione (bene).

Io mi sento perciò obbligato, per ora, a coprire col piú gran secreto quanto venne agitato nel Consiglio dei ministri e le pratiche da me tenute coi diversi potentati d’ Europa; ma vi replico che verrá il giorno in cui potrò convenientemente giustificarmi, e allora avrò non solo la vostra approvazione, o signori, permettetemi che ve lo dica, perché è un omaggio che vi rendo, ma eziandio la vostra lode (movimenti in senso diverso).

Rattazzi, ministro dell’interno. Non ho mai inteso di mettere in dubbio il patriottismo dell’illustre preopinante: i sentimenti suoi verso l’Italia sono appieno conosciuti; ognuno sa quanto ha fatto per il Risorgimento italiano, e nessuno può dubitare di questo.

Ma il dissenso cadeva soltanto sopra i mezzi: il dissenso era precisamente quello che io ho indicato. Io poi vorrei che l’onorevole preopinante m’ indicasse cosa intende per intervento. Se il mandare truppe in Toscana, il mandarle coll’ordine di ristabilirvi