Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/86

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È civile, ma in germe, per via d’intuito e di sentimento anzi che di riflessione; ed è quasi la matrice onde usci la virilitá moderna e l’epoca plebeia che diede origine alla gentile. La notizia procreatrice dei semi civili è sempre confusa, e però inetta a esplicarli, perché ogni esplicamento ha mestieri di una contezza districata e provetta. È rozzo in effetto, conciossiaché la barbarie che lo precorse non è ancora soprammontata dalla civiltá nuova. Da questo prevalere della incoltezza antica nasce che i semi contrari si spengono in sembianza, prima di essere maturati; imperocché coloro che seminano non sono in grado di educare le tenere propaggini e condurle a bene. Ma questa morte non è se non apparente e la cultura cresce di mano in mano; tanto che quei germi che parean distrutti sopravvivono nell’intimo degli animi e delle memorie e in corso di tempo ripullulano e fruttano migliorati. Che furono di vero le leghe lombarde, le repubbliche municipali, le spedizioni crociate, se non augúri ed abbozzi del riscatto italiano, delle repubbliche nazionali e del primato occidentale sull’Oriente? L’etá media è quella dei fossili e degli schizzi, e quasi il mondo preadamitico della cosmogonia europea. Conghietturano i filosofi che i plesiosauri, le sigillari e le altre moli vegetative e animali dei tempi primigeni fossero come l’apparecchio della flora e della fauna presente e le bozze con cui la natura si addestrava a comporre la nostra specie. E se il medio evo fu la genesi e la concezione del moderno, la scoperta del nuovo mondo ne fu il nascimento; concorsavi ad aiutarlo la risurrezione erudita del mondo antico per opera del cristianesimo, che mille anni prima l’aveva sepolto. Cristoforo Colombo fece negli ordini della terra altrettanto che il Copernico in quelli del cielo; e il secondo fu principiatore della scienza moderna, come il primo della politica. Il novello emisfero divenne conquista, poi colonia, poi scuola del vecchio; e l’America è oggimai una seconda Europa, destinata a rinverdire e ravvivare la prima.

Come le menti piú singolari antivengono i tempi, assai prima del Colombo e del Copernico era nato un uomo ancora piú grande, che presagi la fine del «sermon prisco» e fondò lo