Pagina:Giovanelli - Vita di Alessandro Vittoria, 1858.djvu/39

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— 53 — anco veduto.» Bellissimi sono i termini da esso scolpiti pel patrizio Andrea Gritti, e lo quattro stagioni dell’anno pel palazzo Pisani a Monlagnana, delle quali diremo in appresso, c che meritarono d’essere ricordate dall’architetto Palladio, ed ancor oggi molto si lodano. E nei palazzi Foscari alla Malcontenta, e Barbaro (ora Manin) a Masèr presso Asolo fece Alessandro in plastica opere eccellenti, rammemorate anche negli scritti dell’AlgaroUi. Dopo diciannove mesi di continua fatica, compiè poi in quest’anno una lampada d’argento, simile in ampiezza c ricchezza di lavoro a quella per esso fatta alla chiesa ducale di San Marco. Era cesellata con bei fogliami d’oliera e di vitalba in girari di graziosissima elezione, c foglie d’acanto sui castoni co’ suoi festuchi, e gli orli fioriti c arabescali; e frammezzo sirene ed angioli ed uccelli e mille capricci all’orientale, ed altre cose a intaglio e a mezzotondo cavate di fantasia, qui e là tocche d’oro, tutte d’ottima proporzione e di finitissimo lavoro. Essa fu posta al Santo Sepolcro di Cristo in Gerusalemme, spedila colà in dono dalla pietà del Veneto Senato. Fece egli in quest’anno eziandio varie cose in marmo per la nobile città di Trevigi; e molte ne ricorda il padre Federici nelle sue Memorie, il Burchielati nelle sue Iscrizioni Irivigiane, e il Mauro nelle Genealogie; fra le quali non ci è dato di poter nominare che la sola statua di San Giovanni Battista, la quale, collocata allora nella chiesa dei Minori Conventuali, ora si conserva ivi medesimo nella cattedrale, c 4