Pagina:Giovanelli - Vita di Alessandro Vittoria, 1858.djvu/40

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— 34 — il Tcmanza disse assai morbidamente scolpita; e l’altare in alabastro con anaglifo, la Visitazione di Maria Vergine, e Santa Elisabetta coi santi Giuseppe e Zaccaria, dove vedesi anche una giumenta e un’abitazione umile e dimessa. Rispetto alle altre opere fatte per quella illustre città, non ci è riuscito trovarne più traccia. Pure essa si gloria, e a ragione, di possedere il San Giovannino; ed ecco come ce lo descrive l’eruditissimo Crico, canonico di quella città. «La statua è alta piedi veneti quattro; ed ora trovasi collocata in una nicchia nel mezzo d’un intercolonnio, vicino alla crociera della cattedrale. E comechè la pietra (d’Istria) siasi piuttosto gregia e non rispondente a sì nobil lavoro, tuttavia il valentissimo artefice ne trasse buon partito: sembra che la scabrosità del marmo risponda all’austerità della vita del santo Precursore, il quale, vivendo moli’ anni nel deserto e nutrendosi di locuste e mele selvaggio, dovea mostrare le sue membra abbronzite, e la sua pelle, non già morbida e molle, ma sibbcne tesa e rugosa. Mostrasi ritto sulla persona, volgendo la barbata faccia, piuttosto severa, al suo lato destro, e stendendo il destro braccio, rasente il petto, alla sinistra spalla, dove colla mano afferra c sostiene la lunga c soltil croce, da cui pende la cedola colle parole: ecce agnus Dei; tenendo disteso all’ingiù il braccio sinistro; raccogliendo però colla cadente mano il lembo dell’ispida pelle che in parte lo copre. Quest’atteggiamento, forzato alcun poco, mostra somma energia in tutto il corpo, il quale si sostiene sopra la destra gamba rigidamente tesa e formante, per così Digitized by Google