Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/140

Da Wikisource.
112 Giro del Mondo

dalle medesime, non ne spendono un quadrino per la loro tavola, ma si servono delle rendite de’ giardini, e case. Tanto scrupoloso si è su questo punto il Gran Mogol oggi regnante, che neanche delle sue rendite vuole sostentarsi; ma in età di più di 80. anni lavora di sua mano berrette, e poi le presenta a’ Kan, i quali bisogna, che volendo o no, le paghino 20. e 30. mila scudi l’una. All’incontro questa porta di Der-mod-bach è una fabbrica chiusa, dove sono varie sorti di artefici, spezialmente Franchi, che faticano per servigio del Re. Varie altre porte sono nel circuito, e spezialmente una secreta, donde suol passare il Re nella Moschea di Mascit-Scia.

Dalla banda di Settentrione pende inutilmente la campana dell’orologio d’Ormuz, donata da’ PP. Agostiniani al Grande Scia-Abas. Da Oriente è la Moschea di Scech-lotf-alla, che consiste in una sola cupola, coperta di piccioli mattoni diversamente coloriti.

Da Mezzo dì è la Moschea del Re, detta Mascit-Scia. Ella ha una bella facciata dello stesso lavoro, con due Torri allato, che terminano a guisa di turbante. Dalla prima porta s’entra in un cor-


tile,