Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/157

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Del Gemelli. 129

grave suo danno, per la cagion che siegue. Dovendo passare alla Mecca il fratello di quel Re, con la Regina, accompagnati da 3000. Tartari; primieramente non volle Scia-Selemon, che ne entrassero in Ispahan più di 200. poi essendogli stata lasciata in custodia una cassetta piena di gioje, per doverla restituire al ritorno di quei Principi; saputo che la Regina tornava senza il Cognato, morto per istrada, feccia passare per Sciràs, non per Ispahan, senza volerle mai più render le gioje.

Ritornai nel Meidan il Venerdì 30. per veder l’apparecchio de’ funerali; e trovai nella Moschea del Re gran moltitudine di poveri a divorare, non che mangiare il pilao, che loro si distribuiva per l’anima del defonto.

Desinai la mattina coll’Ambasciador di Polonia, che m’invitò ad esser di sua compagnia nella visita del nuovo Re; ciò che mi fu sommamente caro, per poter vedere il palagio. La seguente notte all’ora settima, trascelta dagli Astrologi come felice, dovea tagliarsi il drappo per la cubaya, o vede, con cui il Re dovea esser coronato.

Il Sabato ultimo del mese fu vietato

Parte II. I a chiun-