Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/281

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Del Gemelli. 251

me stesso a considerare, quanto siano ingannevoli i giudici umani, e quanto spesso tutt’altro accada di quello, che l’uom si propone; poiche la dove per mezzo di quelle scritture pensava l’Autore far rimanere eterna la sua ricordanza appresso i posteri, (e certamente, che la bellezza dell’opera lo meritava) indi appunto tutto a contrario par che avvenuto ne sia.

Nella parte interiore, e propriamente nel mezzo del Palagio, è l’Anfiteatro per gli spettacoli delle fiere, e di altri combattimenti; siccome dalle figure, che in varie sue parti si veggono intagliate di mezzo rilievo, apertamente si può discernere (se pure il giudicio non m’inganna) cioè a dire persone, che colle fiere combattono con coltelli nelle mani, ed altre, che lottano con Lioni. Vi si veggono anche che Principi seduti con bastoni nelle mani, o che camminano coperti da un parasole. Altre figure portano in mano vasi, altre lancie, e taluna tocca una sampogna, come quella, con cui si dipinge il Dio Pane, di sette canne insieme ed ordinatamente congiunte. Potrebbe essere, che tutte queste figure fussero ivi state poste per semplice ornamento; però la situa-


zione