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310 Giro del Mondo

rigorosa, a cagion delle perle (siccome è detto di sopra) che non avrei potuto ricevervi altro, che amarezze, e disgusti. Or potendo io evitare col vascello Moresco tutti questi inconvenienti, mi parve assai meglio andar sopra di esso in Daman Città de’ Portughesi.

Parlai adunque a Giuseppe Pereira d’Azevedo, acciò prendesse cura di patteggiar l’imbarco per me, e per lo servidore (che secondo il prezzo ordinario arebbe costato per me un Toman, e per l’altro 30. Abassì) ma egli con molta gentilezza lo mi proccurò gratuito; pregando di più il padron del vascello, che mi conducesse con ogni decenza; ciò che quegli fece volontieri, avendo bisogno della di lui amistà. Io benche non avessi mai preteso l’imbarco gratuito, stimai bene nondimeno di accettare i favori del Soprantendente; con animo però di ricompensare in qualche modo la cortesia del padrone.

La Domenica 21. Luys Mendozza, già Fattore in Bassora del Re di Portogallo, si partì sopra una Terrata, o barca per sopraggiugnere in Gomron il P. Francesco, e passare insieme nell’Indie.

Essendo stato il Lunedì 22. a caccia


col