Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/37

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Del Gemelli. 9


Andai il Sabato 29. a veder la Zecca, ove si batteva moneta di argento, e di rame; non essendovi in Persia altre monete d’oro, che quelle poche che si fabbricano nella Coronazione de’ Re, che sogliono gettarle in pubblico, o donarle a’ loro benemeriti. Fanno i Persiani la moneta in questa forma. Posto in una fossa con carboni, e legna al di sopra, il metallo, a forza di due mantici, che soffiano nel fuoco, fanno liquefarlo: liquefatto ne fanno verghe, che poi si battono, e riducono in forma di lamine: distese altri le tagliano, altri le riducono a rotondità, altri le pesano, ed altri in fine con martelli le appianano; dopo di che a forza di braccia si coniano.

La Domenica 30. andai a prendere il fresco sul ponte, ch’è sopra il fiume suddetto, composto di tre buoni archi; vicino a’ quali all’ombra di folti alberi sono picciole camerette per diporto del Kan, al quale il Governo della Città rende ben 200. mila scudi l’anno. Questo fiume nasce da un lago detto Gigagunì, lontano 80. miglia da Erivan, e si perde nell’Arasse, che passa tre leghe lontano dalla parte meridionale.

Il Lunedì ultimo andai a diporto, ve-


den-