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110 Giro del Mondo

Giugnemmo la sera dopo 32. migliaia Rescilipù.

Giovedì 3. desinammo nella Villa di Ginchyeuxien: e dopo passammo per entro quella di Manciù, cinta in parte di mura di terra, ed affatto disabitata. All’intorno le son laghi, e paludi. Essendo andato otto, e più miglia fra quelli, per posar la notte nel Borgo della Villa di Xìunxien, prima d’entrarvi m’incontrai con l’esequie d’un morto, che preceduto da più banderuole di carta dipinte, e da suoni, portavasi da più becchini entro un’arca su della bara. La Villa ha due miglia di giro, ma è poco abitata. Il Borgo è buono, e li passa per mezzo un fiume. Portan le contadine di quella Provincia di Pekin l’ornamento della testa singolare dall’altre; perciocchè di tutti i capelli attortigliati fannosi tre, e quattro volte dietro la coppa, e coprongli con berriuole fatte di seta nera, o di bambagia, passandovi uno spillone per tenerle ferme. Altre ne fanno un gran nodo nella sommità, e’l coprono con una scudella di seta con oro: a cui alcune aggiungono un cerchio intorno alla testa largo tre dita di seta, ed oro, come un frontale. Non lasciano perdere cosa


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