Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/557

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Del Gemelli. 523

me fantasime, e con sì stravaganti abiti; ma narrata la loro disavventura, il Mandarino dell’Isola fece ristorargli, con cibi, e gli providde del necessario, per ritornare alle loro case. Giunti quelli, ch’erano Portughesi, in Macao, uno di essi trovò, che la moglie, credendolo già morto, avea tolto un’altro marito; però la riebbe, e il secondo s’ebbe la pazienza di provvedersi d’altra, e forse non gli seppe male.

Prima di porre il piede fuori della Cina è dovere (poiche qui mi rammenta) di dar contezza al lettore: che molto attorto viene intaccata la modestia delle donne Cinesi dall’Autor della Relazione[Relat. de divers. voyages par. 3, pag. 67. n. 16.] dell’Ambasceria Olandese a Pekin; il quale primamente ha sognato, che in Cina vi siano pubbliche meretrici; e poi, ch’elleno siano condotte per la Città, sopra un’asino, da chi ne fa traffico; e che costui va gridando: Chi se la toglie, della medesima maniera, che si fa delle altre cose necessarie alla vita: aggiungendo nel libro la figura di essa donna. Certamente io in tanti Imperj, e Regni, c’ho veduti, eziandio di Mori (più degli altri barbari) non mi sono incontrato in simile sfacciatezza; e quanto alla Cina, essendo andato alle due Corti, di Pe-


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