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Pagina:Giustizia (Mario Rapisardi).djvu/70

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62 giustizia


O ruffianando il popolesco orgoglio
    Con finte audacie e marziali aspetti,
    Sorga al curule seggio il Furto, e il Broglio
        44Di frigio s’imberretti.

Gloria a’ trionfatori; a le infelici
    Ostie pace. Un’infesta itala prole
    Quest’aure ammorba, altri più rei nemici
        48Strisciano al nostro sole:

Fere spente d’amor, cui la vigliacca
    De’ gaudenti adiposa alma carezza,
    Mentre, o popolo, il tuo collo si fiacca
        52Sotto la lor gravezza;

Fere dal vario pel, che di mentita
    Suavità mèlan l’ingegno iniquo
    E il cor vile: tu primo, o pio Levita
        56Dal sorrisetto obliquo;