Pagina:Gli amori pastorali di Dafni e Cloe.djvu/105

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vati? oltre che duro mi si fa a credere, che da un tal vecchio, e d’un ventre di sì vil femmina, uscisse sì bel figliuolo. Ma per più non dibattersi in cotal pensamento gli parve di dover considerare le spoglie, che egli dicea, se d’illustre e gloriosa fortuna indizio le porgessero. Andata dunque Mirtale per esse, e recatele così come si stavano in un frusto zaino riposte, primieramente egli stesso l’aperse, e veduta la vesticciuola di scarlatto, la collana d’oro, e ’l pugnaletto guarnito d’avorio: O Dio buono! disse gridando, e chiamò la donna a vedere, la qual veggendo, anch’ella gridò forte: O Parca amica, non son queste le cose che noi col nostro figliuolo isponemmo? Non son queste quelle, con che noi mandammo Sofrosina a questa villa? Certamente, marito mio caro, queste son desse, e questo fanciullo è nostro. Dafni è vostro figliuolo, e convenevolmente guardava le capre del suo padre. Mentre che ella così dicea, e Dionisofane si stava intorno agli arnesi, baciandoli, e per tenerezza lagrimando, Astilo, inteso che Dafni era suo fratello, lasciandosi andar la veste da dosso, si diede a correre nel giardino per essere il primo a baciarlo; ma Dafni vedendolo con tanta brigata così tumultuosamente correre e gridare, dubitoso non per prenderlo venisse, gittato il zaino e la sampogna per terra, si mise a fuggire inverso il mare per gettarsi giù d’uno scoglio. Onde non più tosto fora trovato, che l’avrebbon forse perduto, se non che Astilo avvedutosene, un’altra volta prese a gridare: Fermati, Dafni; non temere, che io son tuo fratello, e quelli che t’eran dianzi padroni, ti son ora parenti. Pur adesso ci ha Lamone rivelato il suo segreto, ci ha detto della tua capra, e mostrone i tuoi contrassegni. Volgiti indietro, e guarda come ti vengono a incontrare tutti festosi e ridenti; ma prima di tutti voglio che tu baci me, che ti giuro per le Ninfe che di nulla ti mento. Già s’era Dafni fermato, come che pur guardingo si stesse; ma dal giurar d’Astilo appena assecurato, stette saldo, ed appressati s’abbracciarono e si baciarono. In questo mentre sopravvenne l’altra moltitudine di servi e di serve; poscia