Pagina:Gli antichi statuti municipali di Montevarchi.djvu/6

Da Wikisource.

qualunque modo non avesse potuto assumere o continuare l'ufficio, vi si suppliva estraendo da altre borse dette degli spicciolati altre schede in ciascuan delle quali stava scritto un sol nome.

Tutte queste borse si tenevano in una cassetta chiusa a due chiavi nella sagrestia della chiesa di S. Ludovico (ora detta di Cennano) dei frati minori di San Francesco sotto la custodia del guardiano o sagrestano.

Primo fra gli ufficiali del comune veniva il notaro detto del piano, che aveva per attribuzione giudicare dei danni dati e vigilare alla custodia diurna e notturna del comune con un adeguato numero di famigli a tale scopo destinati.

I difensori, in numero di otto, costituivano un magistrato speciale e principale, una specie di piccolo senato, le cui attribuzioni non sono bene determinate.

Gli otto buonomini delle spese, dovevano esaminare e calcolare almeno una volta il mese insieme ai difensori le spese fatte dal camarlingo generale del comune e proporre l'approvazione o il rigetto al Consiglio Generale che era composto di 30 consiglieri, si adunava a suono di campana e trattava degli interessi del comune come i nostri consigli municipali.

I rettori del comune erano in numero di due e in appresso si dissero gonfalonieri.

Il Camarlingo generale riscuoteva i denari del comune che da diverse parti gli affluivano e pagava le spese