Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/368

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GOGOL

si propositi, in tutti i modi cercai di distoglierlo dal suo desiderio; ma il suddetto malizioso e codardo Ivan figlio di Ivan Pererepenko mi aggredí con modi villani e nutre verso di me da quel giorno un odio implacabile. Oltre a ciò poi il suddetto, piú volte nominato, violento e impertinente gentiluomo Ivan figlio d’Ivan Pererepenko è di origine molto ignobile: una sua sorella era nota a tutto il mondo come girandolona e se ne andò con una brigata di cacciatori che dimorò cinque anni addietro in Mirgorod, e fece iscrivere tra i contadini il proprio marito; il padre e la madre di lui erano persone assai delinquenti e tutti e due ubbriaconi da non potersi immaginare. Il surricordato gentiluomo e furfante Pererepenko coi suoi atti bestiali e biasimevoli ha sorpassato tutta la sua razza, e sotto apparenze di religiosità, compie gli atti piú scandalosi; non osserva i digiuni, perché nella vigilia di S. Filippo quest’uomo sacrilego comprò un montone, e il giorno dopo lo fece sgozzare alla sua empia fantesca Gapka, dando ad intendere che gli occorreva subito del sego per i kaganzi1 e per le candele.


  1. Sorta di lucerna, consistente in un coccio riempito di grasso.

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