Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/375

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UNA VECCHIA AMICIZIA TRONCATA


— Dove siete stato oggi? — domandò Ivan Ivanovic, desiderando interrompere il prefetto e al piú presto condurlo al motivo della sua visita; egli aveva una gran voglia di domandare che cosa mai il prefetto si proponesse di spiegargli; ma la sua fine conoscenza del mondo gli presentava tutta la sconvenienza di una tale domanda, e Ivan Ivanovic dovette rassegnarsi e attendere la soluzione dell’enigma, intanto che il cuore gli batteva con una forza straordinaria.

— Ah, permettete, vi dirò dove sono stato rispose il prefetto. — In primo luogo, vi riferirò che oggi il tempo è magnifico...

A queste parole, Ivan Ivanovic poco mancò non morisse.

— Ma permettete — continuò il prefetto — sono venuto oggi da voi per un affare importante.

Allora il volto del prefetto e il suo contegno assunsero quella stessa posa preoccupata con cui egli aveva presa d’assalto la scala. Ivan Ivanovic riprese fiato e tremava come se avesse la febbre, senza indugiare a fare, secondo il suo solito, la domanda:

— Che affare è? È importante? È proprio importante?

— Ecco, vi prego di considerare: prima di tutto ardisco farvi presente, caro amico e bene-


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